«Mal seme» per eccellenza è la parola stampata: dal mauvais livre potrebbe scivolare nell’animo dell’incauto lettore, qui germinare, e da qui spandersi nello spirito pubblico. Il gendarme della lettura, uomo di stato o di chiesa che sia, teme questa propagazione più di ogni altra sciagura. Sa che il libro proibito veicola contro- valori e opinioni nuove, sa quanto le sue pagine pregne d’irriverenza, irreligione, edonismo e ragione critica possano corrodere le ortodossie su cui si reggono i regimi autoritari, e sa che da una presa di coscienza ad una presa d’armi il passo è breve. Perciò tanto si affanna per impedirne la diffusione.
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