Il primo conflitto mondiale ̶ generatore del movimento fascista ̶ produce profondi mutamenti economici e sociali, accelera l’industrializzazione, compatta la nazione dal punto identitario e favorisce la nascita di nuove ideologie e di nuove forze politiche in un contesto dinamizzato dalle prime forme di cultura di massa.
Tutto ciò comporta un radicale mutamento sia del lavoro intellettuale sia del ruolo, sempre più politico, degli intellettuali. L’analisi del caso torinese attraverso le figure più o meno note della cultura cittadina fra le due guerre (Gobetti, Persico, Gramsci, Monti, Foa, Einaudi, Segre, ecc.) costituirà il filo conduttore dell’esposizione.